Attività

TIRO CON L’ARCO Il tiro con l’arco è uno sport di antiche origini. L’arco (come strumento di offesa (arma) ma anche come strumento di caccia, svago e di sport) è uno dei primi congegni primitivi evoluti e certamente una tra le invenzioni più originali dell’umanità, che lo ha sviluppato, nelle varie aree del pianeta, in tempi diversi e indipendenti. Si ritiene che la prima raffigurazione di un arco si possa indicare in un graffito di circa trentamila anni fa. Sicuramente sin dal Paleolitico l’umanità si serviva di questo strumento come sistema di caccia per tentare di colpire le prede mantenendosi a distanza di sicurezza.

MOUNTAIN BIKE Il mountain biking è uno sport che consiste nel guidare particolari biciclette chiamate mountain bike in fuoristrada, spesso su terreno sconnesso. Rispetto alle normali biciclette, le mountain bike sono progettate per aumentarne la robustezza e l’efficienza su terreni irregolari.. Si tratta di uno sport individuale che richiede resistenza fisica e mentale, equilibrio, capacità di guida e autosufficienza. I mountain biker più evoluti percorrono discese ripide e tecniche e, nel caso di freeride, downhill e dirt jumping compiono evoluzioni aeree più o meno articolate, saltando da strutture naturali o artificiali.

ESCURSIONE CIASPOLE Un’escursione con le ciaspole (racchette da neve) è un’esperienza unica, che riporta chi la vive ad un passato lontano, quando le racchette da neve rappresentavano per la gente di montagna l’unico modo per muoversi in inverno quando le nevicate erano abbondanti. Camminare con le ciaspole su un manto nevoso immacolato, gustare il silenzio dei boschi, scoprire le tracce lasciate dagli animali che si muovono alla ricerca di cibo è un modo di vivere la montagna diverso da quello che anima lo sciatore sulle piste da sci.  Perché non provare?
TREKKING E’ una domanda che ci facciamo spesso, soprattutto quando ci troviamo carichi come dei muli su di un sentiero la cui  salita sembra  non finire  mai… Oppure al terzo tentativo di percorrere un itinerario che da mesi stiamo studiando e preparando sulla carta che causa mal tempo o  avversità della natura anche questa volta ci rimpalla…Prima di darci  una risposta diamo la giusta definizione di TREKKING… Il trekking è di solito un percorso a piedi per sentieri e strade con itinerari di vario tipo nella natura. Non si va solo in montagna ma anche al mare, in collina, sul litorale, sul fiume, sul lago… I percorsi possono anche essere lunghi, ripidi e faticosi ma senza pericoli. Bisogna perciò allenarsi un po’, conoscere il proprio corpo ed essere in buone condizioni di salute e di integrità fisica e mentale.Non mancano però i percorsi facili e rilassanti e in ogni caso noi andiamo piano.. piano,  al passo del più lento, lasciando correre chi vuol correre. Vogliamo che tutti arrivino alla meta: grandi, piccini, grassi, magri… Basta la buona volontà di camminare! Potremmo dirvi che…… …da un punto di vista puramente fisico il trekking è un’attività benefica per la salute… Camminare per ore senza fretta, in un ambiente sano, dove l’aria è pulita,  influisce positivamente su tutte le funzioni dell’organismo: muscoli e legamenti si rinforzano, le articolazioni diventano più sciolte e cuore e polmoni ne traggono notevoli vantaggi…

ARRAMPICATA Le origini dell’arrampicata risalgono alla preistoria quando i popoli di montagna per spostarsi fra i difficili territori di montani dovevano affrontare salite in pareti di roccia. La caccia, i pascoli, il commercio richiedevano il superamento di molti ostacoli naturali, in particolar mondo dei pendii e delle pareti di roccia. E proprio grazie alla necessità di affrontare l’aspro territorio che l’uomo inizio a sviluppare una tecnica di salita che nel corso di migliaia di anni si è perfezionata fino a raggiungere la disciplina che noi conosciamo come “arrampicata”. Con i moderni mezzi di trasporto l’arrampicata su roccia non è più una necessità per l’uomo, tuttavia la storia non l’ha cancellata ma l’ha trasformata in una disciplina sportiva che conta milioni di appassionati in tutto il mondo. Oggi l’arrampicata viene praticata in tutto il mondo con relativi organi che ne determinano le regole e le linee guida per una corretta pratica.

ESCURSIONI A CAVALLO Andare a Cavallo è una delle più belle attività che gli amanti della natura possono fare in montagna. Il contatto con il cavallo è una esperienza magnifica per chi non l’ha mai provata in quanto ci mette in relazione con un animale dolce che sa accompagnarci in lunghe passeggiate nei boschi. La giornata tipo di una escursione a cavallo è caratterizzata dalla preparazione e la fase di insegnamento dove gli istruttori fanno conoscere gli animali e danno le indicazioni su come comportarsi. Poi si parte per l’escursione che in base alle richieste potrà essere di tipo diverso. Solitamente si prediligono i sentieri di montagna fra i boschi con arrivo in baite o malghe dove ci si puo’ fermare per pranzare o fare uno spuntino. Salvo casi eccezionali si è sempre accompagnati dagli istruttori che durante la gita danno supporto e presentano i vari paesaggi che si attraversano.

EDUCAZIONE AMBIENTALE I Centri di Educazione Ambientale (CEA) sono strutture che, in aderenza ai principi ispiratori dello sviluppo sostenibile, realizzano progetti di educazione all’ambiente con particolare riferimento ai contesti territoriali in cui sono inseriti. Vanno a costituire un punto di riferimento unico in materia di educazione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile per la cittadinanza, le scuole, le agenzie educative, gli Enti locali e le aziende che vogliono confrontare la propria competenza con i temi della sostenibilità.

SOSTENIBILITA’ La definizione oggi ampiamente condivisa di sviluppo sostenibile è quella contenuta nel rapporto Brundtland, elaborato nel 1987 dalla Commissione mondiale sull’ambiente. Lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali.

LA PRIMAVERA E L’ESTATE
La Maiella è da sempre per gli abruzzesi la montagna legata al concetto della magia e della maternità. I periodi più interessanti per effettuare le escursioni sono la primavera, per ammirare la fioritura del sottobosco e l’estate quando offre il meglio di se. La sua conformazione così imponente ed impenetrabile ma allo stesso tempo così dolce e compatta, avendola difesa dagli attacchi dell’uomo, l’ha resa fino a tempi recenti quasi inviolabile, avvolgendo le sue vette di leggende e di miti.
Il complesso montuoso della Maiella è di natura calcarea e ha una forma molto caratteristica, assomiglia ad una grande cupola ellittica che domina il paesaggio abruzzese. Il versante occidentale presenta un aspetto ripido e scosceso mentre quello orientale si presenta più arrotondato ma interrotto da forre e profondi valloni.
La Maiella conta 61 vette, di cui più di trenta oltre i 2000 metri. La cima principale è il Monte Amaro che con i suoi 2795 m. è la seconda vetta dell’Appennino.
Il fascino della Maiella è aumentato dai selvaggi valloni, veri e propri canyon, e dai vasti pianori al di sopra dei 2000 m.. Troviamo inoltre interessanti fenomeni carsici e glaciali quali inghiottitoi, doline, anfiteatri morenici e suggestive grotte come la grotta del Cavallone.

L’ AUTUNNO
L’autunno è forse la stagione migliore per fare escursionismo e trekking. E’ vero che le giornate sono corte ma l’atmosfera di tranquillità e di rilassatezza che si respira girovagando per sentieri in questo particolare periodo dell’anno è qualcosa di unico e di prezioso.
Come unici sono i colori di cui la montagna si tinge, colori che durano spesso il tempo di poche giornate. Ogni anno la magia si ripete: con l’avanzare della stagione il bosco cambia veste e si accende di sfumature sempre più calde e decise, poi d’improvviso capita che una notte di vento o la prima neve porti via tutti i colori insieme alle foglie degli alberi.
Dal punto di vista del meteo l’autunno in montagna, offre in genere giornate piuttosto stabili dove il rischio di temporali di calore tipici del periodo estivo cala notevolmente.
Il caldo quando c’è è molto più sopportabile e questo induce a frequentare più volentieri anche la fascia di media e bassa montagna che viene spesso snobbata per le alte temperature nella stagione estiva.
L’aria molto più secca poi rende più definiti i panorami e i contorni delle montagne regalando incredibili giochi di luce e forti contrasti.

L’ INVERNO
Una premessa dovuta: ma perchè si dovrebbe andare per monti in inverno? Beh, perchè in inverno la natura ci offre momenti di bellezza, di pace, di maestosità incredibili, inimmaginabili nelle altre stagioni. Il silenzio totale di una radura durante una fitta nevicata, quando si sentono i fiocchi di neve toccare il suolo, un tramonto rosso fuoco che si riflette sul bianco delle vette creando un’esplosione di tonalità abbagliante, l’aria così pulita e inebriante, sono tutte sensazioni indescrivibili, che valgono secondo noi i sacrifici e i rischi.
Quando i fiocchi di neve cadono e trasformano il paesaggio in un luogo da favola, è ora di immergersi nella natura idilliaca e di andare alla scoperta del paesaggio innevato.Numerose mete escursionistiche fra le nostre montagne sono anche, ovvero soprattutto, ideali per un’escursione invernale.
Scarpe da montagna impermeabili, abbigliamento di montagna, guanti, bastoni da trekking, una bottiglia riempita di bevande calde ed una piccola merenda nello zaino rendono un’escursione invernale un’esperienza indimenticabile.
Il peso delle attrezzature aggiuntive da portarsi dietro è la ciliegina sulla torta. Si pongono quindi tutta una serie di fattori critici, che vanno affrontati con cura.